martedì 9 ottobre 2012

La Sicilia, il Muos e l'Italia

A quanto pare quello del Muos é un problema solo siciliano. La marina militare statunitense sta per installare tre super-parabole a bassissima frequenza (praticamente microonde), accanto ad altre 41 antenne già esistenti del NRTF (Naval Radio Trasmitter Facility), a pochi chilometri da Niscemi nel bel mezzo di una riserva naturale nel cuore della Sicilia, destinati a controllare a distanza e in maniera capillare tutti i sistemi militari statunitensi, di cielo e di mare. Praticamente per fare la guerra giocando ai videogame (mi torna in mente un film degli anni ottanta...).
E questo a quanto pare agli italiani non dovrebbe interessare. O almeno così é secondo la stampa nazionale. Perché sembra che ben pochi giornali si siano degnati di dedicare spazio al fatto che cinquemila persone sabato scorso hanno manifestato davanti alla base militare di Niscemi per protestare contro il Muos-tro.  Qualche giornale (l'Unità, La Stampa) ha fatto un trafiletto per dire che il gip di Caltagirone a disposto il sequestro del Muos perché sorge in area protetta. Solo sul Manifesto un bell'articolo sul corteo a firma di Antonio Mazzeo, per il resto sembra che la stampa nazionale sia troppo impegnata a fare "curtigghio" su politici che rubano, politici che si parlano alle spalle, primarie e candidature. Spero di sbagliarmi perché non ho certo svaligiato le edicole in questi giorni, ma le informazioni che ho raccolto testimoniano uno scarsissimo interesse della stampa nazionale verso questo problema. Anche Radio 3 devo dire mi ha delusa.

Una parte del corteo del 6 ottobre, con il Punto Pace di Catania (foto di S. Giambarresi)



Il problema invece a quanto pare é molto sentito dai siciliani visto che domenica la notizia del sequestro da parte del Gip campeggiava in prima pagina come titolo principale sulla Gazzetta del Sud, La Sicilia ha dedicato due belle pagine alla manifestazione e così pure il Giornale di Sicilia. Articoli sentiti, positivi, che parlano di un corteo pacifico, festoso, gioioso e colorato. Insomma, senza prese di posizione, senza politicizzazione e strumentalizzazioni. Nonostante siamo sotto elezioni. Come a dire che i siciliani TUTTI non lo vogliono il Muos-tro. Perché gli altri tre Muos-tri sorgono in zone desertiche e, forse gli americani non lo sanno, la Sicilia non é un deserto. Non ancora almeno.
Eppure agli italiani non sembra interessare. Possibile che agli italiani non interessi il fatto che gli USA stiano continuando con la loro partita a Risiko, conquistando sempre più territori del nostro Paese? Possibile che agli italiani non interessi che una fonte potentissima di onde elettromagnetiche sia impiantata a tre chilometri da un centro abitato? Possibile che agli italiani non interessi che la marina militare statunitense sia riuscita ad arrogarsi il diritto (ringraziamo Lombardo per questo) di costruire questo mostro (tre antenne paraboliche di quasi 20 metri di diametro ciascuna!) in un'area protetta a inedificabilità assoluta? 
Possibile che agli italiani non interessi che per una volta succede che ci siano buone notizie? La magistratura ne dispone il sequestro, con cinque indagati e la "commissione parlamentare sull'uranio impoverito", dopo l'audizione di alcuni sindaci siciliani in rappresentanza del comitato No Muos, si é finalmente espressa contro la realizzazione dell'impianto per il principio di precauzione, secondo il quale un'opera non può essere realizzata finché non sia provata l'assenza di effetti dannosi sulla popolazione circostante e sull'ambiente. E allora, tutto questo merita solo qualche trafiletto qua e là? 

Cosa dobbiamo pensare? Che siccome alla manifestazione di sabato (dove perlatro hanno partecipato delegazioni dei comitati No Tav e No Dal Molin) non sono successi i "soliti tafferugli", nessuna notizia eclatante, niente che faccia notizia, le testate nazionali se ne sono lavate le mani? Certo, ci sono cose molto più importanti a cui dedicare intere pagine. Tipo certi personaggi che danno del malato a Berlusconi (ma dài?) o tre candidati alle primarie del centrosinistra che più che candidati per la stessa coalizione sembrano rivali di fazioni opposte.  
Oppure dobbiamo pensare che la Sicilia non viene considerata parte dell'Italia mentre la Val di Susa sì, e allora se si tratta di protestare contro la TAV tutti si schierano, da Courmayeur a Lampedusa, ma se si tratta di Muos a Niscemi (ma dove sarà poi questo paese, forse vicino a ...Canicattì? Ebbene sì...) allora é un problema solo di quegli isolani che si facciano un po' i fatti loro? No, non credo che gli italiani siano così cinici (per lo meno i non-leghisti). Ma i giornalisti sì. 



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